«Cosa ancor più straordinaria, molti dicono che un certo veggente lo preavvisò di un grande pericolo che lo minacciava alle idi di Marzo, e che quando giunse quel giorno, mentre si recava al Senato, egli chiamò il veggente e disse, ridendo, "Le idi di Marzo sono arrivate"; al che egli rispose, soavemente, "Si; ma non sono ancora passate"»
Guardate i 2 grafici prima. L’Italia ha recuperato meglio degli altri la crisi dovuta al Covid. I governi Conte I , Conte II (che gestì il covid) e Draghi hanno quindi governato bene per i parametri liberisti che vedono nel PIL il più importante fattore per giudicare un Paese ?
Avranno contribuito a questo risultato le politiche anti-cicliche di Conte sul reddito di cittadinanza e sul 110% ?
sono due misure che pur non creando un’economia competitiva con l’estero (non vanno ad incidere sulla tecnologia e smuovono davvero il Sud Italia), hanno comunque fornito una base economica a tanti disperati (al netto degli abusi) privi di sostentamento dignitoso mentre il 110% ha sollecitato gli italiani proprio nel settore in cui tradizionalmente sono più sensibili: la casa.
Quindi Conte meglio dei geni ortodossi liberisti nel PIL ? chissà, può darsi.
Calenda direbbe sicuramente no ma intanto è divertente che si possa guardare i grafici e pensarlo-
In questo Paese asiatico continua quindi lo sterminio di bimbe (non nate). Chiaro ora cosa è una cultura patriarcale?
Il secondo punto è il salone dell’artigianato a Milano. Guardate le foto in alto. Sono foto del settore saudita. Ebbene accanto a donne con abiti occidentali e a quelle con l’hijab, c’erano anche donne con il niqab ovvero il velo integrale. Ora io non so se sotto quel velo vi sia una hostess italiana o una ragazza saudita. Probabilmente non è neanche tanto isolata dalla realtà avendo uno smart in mano e stando ad una fiera internazionale. Rimane comunque che, nelle narrazione femminista, quella rappresentazione della donna è umiliante (per la donna). Ma in vari giorni di salone, nella città più moderna di Italia, nessuna ha osato protestare e tantomeno donne della giunta Sala o donne dell’opposizione (che normalmente contro i musulmani mostrano i muscoli). Sarà che la potenza economica saudita porta a miti consigli anche le nostre femministe, i nostri laici progressisti, i nostri anti-islamici leghisti e i patriottardi di fratelli di Italia ?
(nota di colore: non mi ero accorto che la ragazza in foto con l’hijab si fosse messa in posa e mi avesse sorriso)
Guardate i video proposti. Quello in alto recentissimo. Quello in basso di un po’ di anni fa.
Ecco, non va tanto lontano dalla realtà.
A partire dal 1994, la Lega ha partecipato ai governi:
Berlusconi I con Forza Italia e AN in carica dall’11 maggio 1994 al 17 gennaio 1995 ( sei mesi)
Dini con PDS e Partito Popolare Italiano in carica dal 17 gennaio 1995 al 18 maggio 1996 (un anno e mezzo circa)
Berlusconi II e Berlusconi III in carica complessivamente dal in carica dall’11 giugno 2001 al 17 maggio 2006 (5 anni circa)
Berlusconi IV in carica dal 8 maggio 2008 al 16 novembre 2011 ( 3 anni e mezzo)
Conte I in carica dal 1º giugno 2018 al 5 settembre 2019 ( un anno e qualche mese )
Draghi in carica dal 13 febbraio 2021 al 22 ottobre 2022 ( un anno e mezzo)
Meloni dal 22 ottobre 2022 (in corso ma al momento poco più di un anno )
Complessivamente, dal 1994, anno di inizio della Seconda Repubblica italiana, la Lega ha governato 13 anni e mezzo dei 29 totali di questa seconda fase repubblicana. Ovvero circa la metà. E nei prossimi anni sicuramente supererà la metà.
Attualmente esprime inoltre il presidente della regione in Lombardia (Fontana al secondo mandato), il presidente regionale in Veneto (Zaia al secondo mandato), nella provincia autonoma di Trento (Fugatti al secondo mandato), in Friuli Venezia Giulia (Fedriga al secondo mandato), in Umbria (Donatella Tesei).
Il presidente del Piemonte Cirio, ora in Forza Italia, ha un passato nella Lega. Il presidente della Sardegna, Solinas, è esponente del partito d’azione sardo. Partito che da tempo ha stretto rapporti strettissimi con la Lega.
Inoltre la Lega fa parte delle maggioranze in Liguria, Marche, Abruzzo, Calabria, Basilicata, Sicilia e nelle già ricordate Piemonte e Sardegna.
Questo vi sembra un partito anti-Sistema ? Oppure è un asse portante del sistema politico attuale ?
Un partito da imputare, con altri, per le cose che vanno male in Italia?
Abbiamo un partito che ha fatto i governi con chiunque: dai DS/PPI/PD a Fratelli di Italia passando per Forza Italia e M5S ! Basta offrire poltrone e soldi e loro accettano qualsiasi maggioranza.
Un partito in cui l’attuale leader esprime solidarietà ad un gioielliere condannato per omicidio in base alle legge che lui stesso ha fatto !
Un partito che esprime un ministro dell’economia accusato dallo stesso Bossi di essere un amico dei massoni.
Stiamo parlando di questa roba qua insomma.
Un partito che se avesse voluto avrebbe avuto tutto il tempo e il potere di rivoluzionare (nel modo pessimo che intendono i leghisti) il sistema politico invece probabilmente è altro lo scopo.
Tutto si fa per una poltrona e le relative prebende.
Insomma questo partito o è parte convinta del malato Sistema italico oppure è un movimento che in cambio che si vende in cambio di lucrose poltrone ovvero un puttana.
Ora sembrerebbe sensato dare più soldi in città e in particolare al settentrione visto che la vita ha costi maggiori. Sembrerebbe se non fosse che questo nasconde due piccole piccole piccole nefandezze:
è un primo passo verso le gabbie salariali ovvero il sancire, con legge statale, che a parità di lavoro un lavoratore del Sud e del Nord guadagna in maniera diversa. Chiariamoci: anche ora è così, nel privato: le aziende offrono stipendi più alti al Nord e in particolari nelle grandi città rispetto a quanto offrono al Sud sia per la minore disoccupazione (e quindi la minore ricattabilità dei lavoratori) sia perché bisogna attrarre lavoratori e quindi colmare il gap di costo di vista
sottintende una mentalità italiana, di cui la Lega è la maggior interprete ma è ampiamente diffusa, che MAI e poi MAI un qualsiasi parametro possa essere migliore al Sud che al Nord. Se gli stipendi sono più alti al Nord va bene, se gli ospedali e le scuole al Nord sono migliori va bene, se la cosa pubblica spende più soldi per i singoli cittadini del Nord rispetto a quanto spende per i cittadini del Sud va bene… ma guai guai al fatto che una classifica sia invertita e che al Sud, per una volta, si possa star meglio. Allora NO, non va bene e bisogna urgentemente porre rimedio anche con travasi di soldi pubblici. E’ intollerabile che il meridione sia favorito da qualche regole e se lo è allora bisogna cambiare la regola (vedasi reddito di cittadinanza).
Fa poi un po’ sorridere che la Lega sia riuscita a far approvare questa legge sotto la Meloni (e che Fini invece ai tempi di Berlusconi la abbia ostacolata) e che comunque andrà ad una categoria, gli insegnanti, che solitamente votano il csx o la sinistra e che in larga parte, anche al Nord, sono di origine meridionale.
Questo è un post che mi è venuto in mente grazie all’appunto di TIMI quando ho citato i grafici delle morti violente di donne. In una prima stesura avevo fatto questa differenza, chiamando “omicidi di donne” ma poi, proprio come intuisce TIMI in un suo articolo, per comodità e fretta (non sono un giornalista, il blog lo tengo in piedi nello scarso tempo libero) ho arronzato facendo di tutta l’erba un fascio.
Eccomi quindi a fare ammenda scrivendo un ragionamento che possa essere utile a me e a quanti magari hanno i miei stessi dubbi e capitano qui da una ricerca online.
Andiamo ora a vedere i numeri delle morti femminili violente.
Considererò femminicidio solo gli omicidi di donna che avvengono (si suppone) perché si ha di fronte una donna. Fossimo in India potremmo includere quello delle bimbe uccise perché non si vogliono avere figlie femmine ma in Italia sono assenti e gli omicidi di donne in quanto donna si riferiscono sostanzialmente a quelli da ex partner, da partner, nel tentativo di violenza sessuale o, in rarissimi casi, quelli per evitare l’emancipazione (ad esempio di giovani ragazze nate in ambiente di immigrati ultra conservatori).
In questo grafico diviso per regioni, si esplicita il numero di donne uccise da partner o ex partner :
Come si può vedere in molte regioni si abbatte il numero tra omicidi di donne e i femminicidi. Nella regione che più uccide donne, la Calabria, si passa da 0.73 vittime ogni 100 mila a 0.23 ogni 100 mila per i femminicidi. Per forza di cose, il numero di femminicidi in ogni regione sarà al più uguale al numero totale degli omicidi di donna ma tendenzialmente sarà minore. In Calabria diventerà meno di un terzo, in Campania diventerà meno delle metà-
E allora quante sono le donne uccise solo perché donne?
Come abbiamo potuto già leggere, in Italia solitamente sono legate ad una relazione con l’altro sesso.
Se ciò è vero, in questo dovrebbe risultare una forte discrepanza tra le donne uccide in relazione con l’assassino e uomini uccisi in relazione con l’assassino.
Come si vede in effetti l’omicida di donna è in prevalenza un partner o un ex partner mentre l’omicida di uomini è solitamente uno sconosciuto. Nel caso dei parenti gli uomini uccisi superano le donne ma possiamo anche considerare che una parte delle donne uccise dai parenti lo sia in quanto donna, ad esempio ragazze figlie di stranieri che vogliono vivere all’occidentale. Ci sarebbe poi da aggiungere le vittime di violenza sessuale decedute nell’atto della violenza e che non conoscevano l’autore.
Ci sarebbe infine da valutare anche che non tutte le vittime di partner, in particolari in coppie anziane, lo sono per istinti bestiali ma delle volte si è di fronte a pietatis causa. Non sono pochi i numeri di questa fattispecie(più forse di quanto si immagini). Si può essere favorevole o sfavorevole a queste tragiche decisioni ma non si può dire che avvengano in quanto c’è il patriarcato o la voglia di sopraffare la donna. Ecco ad esempio due esempi di cosa sto parlando:
Come si vede nei due anni 2022 e 2023, il numero delle vittime femminili è 55 e 58.
Il numero quindi si dimezza all’incirca rispetto al numero totale di vittime femminili. E a questo magari dovremmo sottrarre la pietatis causa su citata.
Ci fidiamo quindi di considerare solo la relazione con l’ex ?
Io sono tipo diffidente quindi ritorno sul rapporto ISTAT:
ovvero secondo l’ISTAT i femminicidi stimati pari all’84% del totale delle donne uccise.
E però (supponendo quella donna uccisa in ambito criminale e considerata femminicidio come prostituta) andrebbe sottratta o meno la pietatis causa prima citata ?
Io non sono in grado di dirlo perché non conosco i casi singolarmente. E neanche l’ISTAT che dice infatti “si stima” mica si sa.
Si STIMA quindi. Le stime non sono per forza veritiere. Bisognerebbe contarli ad uno ad uno. C’è chi ha provato a fare una conta (fatta bene, fatta male?), su L’Interferenza in questo articolo: Cento volte Giulia? , ecco per esempio i primi 3 esempi dall’articolo:
Di oggi le notizie che VISIONE TV ha la pagina bloccata su YouTube per una settimana. OTTOLINA TV invece denuncia un subdolo oscuramento.
Parlare di regime e censura è forse troppo ma è evidente che chi ha opinioni un po’ diverse dal mainstream viene ostacolato con diversi mezzucci. Obiettivo forse fiaccare e riportare a più miti consiglio.
Ovviamente invece la reazione deve essere contrario. Personalmente ho donato proprio oggi qualche spiccio ad entrambe le tv. Non perché io sia in linea con il loro pensiero, spesso dissento fortemente ma mi fa piace che esse esistano perché laddove un punto di vista non vede un problema o una soluzione, magari si può vedere da altre posizioni.
Per disdire il canone RAI, la RAI della propaganda meloniana-piddina, è sufficiente andare sul sito dell’agenzia delle entrate , entrare con il vostro account, ricercare la pagina della disdetta (basta compilare la ricerca interna al sito per trovare il link) e compilarla. Ricordate che poi non dovete avere tv in casa ma potete guardare la tv, compresa la RAI, sul web.
Riprendetevi questi 70 euro e magari datene 5 a testa tra visione tv, ottolina tv e BYOBLU.
Mentre l’ANSA ci informa che è presente anche in altre regioni. Mi auguro che l’iniziativa abbia successo e sia seria. In bocca al lupo, spero per il meglio. Sarebbe bello far nascere in ogni regione almeno un centro per gli uomini che subiscono maltrattamenti.
Ho appena finito di legge “il diavolo è (anche) donna”, di Alessandro Amadori. Libro che il mainstrean ha tentato di trasformare in un nuovo caso Vannacci , stavolta con l’interesse politico che l’autore è un consulente del governo Meloni.
Allora brevemente qualche considerzione:
il libro non nega assolutamente la vulgata mainstream sulla violenza maschile sulle donne, anzi ne sottolinea la gravità più volte esplicitamente dal suo inizio alla sua parte conclusiva: “il femminicidio ad opera di maschi è molto più frequente del corrispondente femminile, ossia quello che potremmo chiamare l’ominicidio. Ed è quindici volte più frequente del più terribile, nella percezione sociale, dei crimini che una donna può compiere: l’infanticidio. L’allarme sociale suscita dal femminicidio giustamente, oggi, molto alto, e richiede un costante livello di attenzione da parte di tutti noi.” Riporta addirittura dati ingigantiti sul fenomeno femminicidi come, del resto, io ho stesso ho fatto e come mi è stato fatto notare. Il libro quindi NON E’ UN LIBRO NEGAZIONISTA, si limita a dire che accanto ad un male/cattiveria di matrice maschile vi è anche una male/cattiveria di matrice femminile. Cosa che sarebbe scontata e banale in temi meno ideologizzati rispetto ai nostri.
Il libro scorre via nei primi capitoli “donne che uccidono i figli” e “la guerra dei roses: il separazionismo femminile” e “donne in carriera: più realiste del re” in maniera molto veloce, ripetendo grosso modo le classiche nozioni che si conosco anche nei bar: le donne sono stronze tra di loro, distruggono gli ex compagni solo perché vendetta e via dicendo. La parte più di interesse è senza dubbio il capitolo dedicato al BDSM. Tanto che, a voler far il malizioso, sembra che il professore abbia scritto il libro solo per poter scrivere di questo tema. Del resto il numero della pagine dedicato al capito sul BDSM è 40 pagine su un totale di 90 pagine totali del libro (comprese introduzione e conclusione). Sulla parte del BDSM mi sembra che il professore pecchi un po’ di inesperienza, ad esempio tendendo a basarsi troppo sul web e a prendere sul serio quello che serio non è (e spesso il web ha questa caratteristica trollesca) come annunci su siti o pagine di supposti movimenti politico-culturali, inoltre tenda a sottovalutare (sebbene ne sia consapevole e lo citi) il lato di prostituzione nel fenomeno BDSM incappando inconsapevolmente in rapporti di natura economica che con il BDSM hanno poco a che fare, infine nell’offerta di dominazione femminile tende a non considerare… diciamo con francesismo…la marea di donna disperatamente sole e non attraenti che si adatta a fare mistress o slave per trovare un uomo. Insomma, il professore ha voluto esplorare ma ci dovrebbe fare ancora la mano o, essendo in posizione di sub, il culo. Comunque è da rendergli grazie per aver analizzato il fenomeno del bdsm e della cattiveria femminile in generale e di sopra estraggo dal libro alcune tabelle (per deformazione professionale adoro i dati) da cui io deduco, al contrario del professore, la conferma che comunque declinato nel sesso vi è ancora una richiesta asimmetrica tra uomini e donne, asimmetria che non riguarda l’esser dom o sub quanto piuttosto la intraprendenza femminile e maschile sul tema.
Notevole inoltre la citazione di una cosa che io non conoscevo: esisteva un progetto europeo(Stiritup) che tratta la violenza nelle coppie giovani e che “nel 2014, si è concentrato su cinque paesi europei tra cui l’Italia. Il risultato è che il numero di vittime maschile di molestie supera quello femminile. I giovani uomini sembrano una categoria a rischio anche secondo la rivista dell’American Psychological Association (APA), che parla di 4 uomini su 10 che tra scuola superiore e università sarebbero stati costretti ad avere rapporti non consensuali. Nel 31% dei casi la coercizione sarebbe stata verbale, nel 18% fisica e nel 7% dei casi attraverso la somministrazione di droghe. Il 95% degli intervistati ha spiegato che a mettere in atto le violenze o le molestie sarebbero state delle donne” e ancora in una delle pagine precedenti: “A proposito di uomini-vittime, seconda una ricerca pubblicata da Adnkornos già nel 2026 […] sono circa 3,8 milioni gli uomini in Italia che hanno subito abusi per mano femminile. Tra loro ogni anno più di cento telefonano ai centri anti-violenza per denunciare casi di stalking o reati sessuali. E per i giovani il dato è allarmante: nel 2014 gli abusi avevano riguardato il 39% dei ragazzi rispetto al 35% delle coetanee italiane”.
Alla fine posso suggerire il libro, visto che è una lettura rapida, economica e rappresenta comunque un tentativo di dire qualcosa controcorrente. Ecco il link dove acquistarlo: Il Diavolo è (anche) Donna
Io sono un grande ammiratore della cucina settentrionale: bagnacauda piemontese, riso con l’ossobuco, baccalà alla vicentina sono tra i piatti che adoro.
Per non parlare del tiramisù !
Trovo però che a Natale ci si sia un po’ troppo settentrionalizzati tra panettone e pandoro da dimenticare alcuni ottimi dolci della cucina campana e meridionale.