ed i proprietaristi divennero luddisti moralisti

ho letto questo articolo :
ANCHE PER “SCOPARE” SI RICORRE AL MEDICO
e mi sembra che come si suol dimostrare, ognuno è libertario fino a dove arriva la propria irritazione moralistica.

Un articolo che mi sembra più coerente con una cultura luddista ed antimoderna che da mentalità libertaria.
(ho letto il commento di facco e mi pare troppo forzata come spiegazione)

Se la questione è il finanziamento pubblico dei problemi(presunti o meno) di sessualità allora si discute sul finanziamento pubblico e non su ciò che esso vorrebbe curare.

Se il problema è la medicalizzazione di una problematica(sessuale in questo caso) , allora si dovrebbe mettere in discussione il ricordo ai professionisti in ogni singolo ambito(pensiamo agli architetti).

Infine ricordiamo che la spinta a primeggiare è uno dei fondamenti del capitalismo e quindi ovvio che si applichi in ogni settore. Negare questa spinta significa negare le stesse basi del proprietarismo(anarco-capitalismo) .

Naturalmente è un discorso a parte la critica culturale agli ambienti di palestrati ed al ricordo alla medicina anche laddove non si hanno problemi fisici (critiche che condivido) ma che sono tutt’altra cosa rispetto alla libertà individuale di far cazzate.
Io ad esempio non sono contrario alle semine di prodotti OGM degli anarcocapitalisti, se si mostrano non inquinanti la fauna locale(cosa che farei per ogni seme esotico, non solo OGM), mi sembra solo da idioti propagandare semine che favoriscono le agricolture straniere (senza tradizione ed omologate) rispetto al ricco patrimonio storico italiano e che sono sperimentali(sotto il profilo nutrizionistico) rispetto alle nostre colture tradizionali.

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