Le femministe pisciano su Unione Popolare

E’ scoppiata la polemica sulla proposta di abolizione dell’articolo 54 ovvero la bigenitorialità accusata non si sa perchè di restaurare il patriarcato.

Non è un fake. La proposta esiste realmente. Qualche manina femminista ha voluto marchiare il programma di Unione Popolare con questa scellerata idea femminista, un po’ come un cane marchia il territorio.

Questa proposta però non esiste nel programma ufficiale di Unione Popolare consegnato al ministero.

Questo mi induce a pensare che sia una concessione fatta a quelle rompiballe ma che nessuno vuole veramente. Una supposizione ovviamente la mia.

Il problema esiste. Inutile negarlo.

Non bisogna neanche negare però altre proposte molto favorevoli agli uomini. Cito:

L’assistenza sessuale alle persone con disabilità è necessaria in una situazione attuale che nega ogni sperimentazione della sessualità aied alle disabili. L’organizzazione Mondiale della Sanità definisce la sessualità un aspetto fondamentale per il raggiungimento del benessere, che è una delle componenti della salute. È necessaria una normativa capace di definire la figura professionale ed il suo rapporto con l’assistito/a con lo scopo di evitare pericolosi confini con la prostituzione, abbattere tabù ed alleggerire famiglia e parenti di compiti gravosi. Serve stabilire percorsi formativi dedicati all’educazione sessuale e affettiva, anche nelle scuole, fornire adeguato supporto psicologico, ginecologico e andrologico alle persone con disabilità.

Viene cioè affermato il diritto alla sessualità (e all’andrologo) per i disabili. Sappiamo tutti che la spinta al rapporto sessuale è molto più forte negli uomini che nelle donne. E’ quindi una proposta favorevole agli uomini. Sappiamo anche che, purtroppo, Unione Popolare è contraria alla legalizzazione della prostituzione (per quella rivolgersi a +Europa ).

Altro tema interessante riguarda il carcere. Il problema carcerario è un problema molto maschile ma molti nella QM sembrano dimenticarsi. Forse anche la QM è fatta da tanti piccolo borghesi che considerano degni solo i problemi della “gente perbene” e vorrebbe buttare le chiavi delle galere, dimenticare il diverso e il non integrato.

Ebbene secondo me non è cosi. Accanto al “cittadino normale” che soffre perchè le donne gli preferiscono il ricco, il palestrato o il bullo e che rischia la povertà per un divorzio,

ci sono anche problematiche maschile che riguardano i reietti. Anche loro sono uomini.

Unione Popolare ha un bel numero di proposte in merito.

9.Programmi di inclusione e/o reinserimento sociale per marginalità (ex detenuti, persone con dipendenza, persone con diagnosi di patologia psichiatrica, persone sole).

10.Sportello psicologico in carcere connesso con una riforma del settore.

11.Riforma dell’istituto della detenzione soprattutto per i reati minori, attraverso un più ampio utilizzo delle misure alternative e investimenti nel reinserimento sociale dei detenuti. Intervenire sul sistema carcerario inadeguato e non degno di un paese civile e democratico. Rafforzare la funzione rieducativa della pena che punti al reinserimento sociale dei condannati. Processi più giusti e rapidi, con parità effettiva tra accusa e difesa, stop all’abuso della custodia cautelare e certezza del diritto. Mai più migliaia di condannati con sentenza passata in giudicato che non sono assicurati alla giustizia. Deve essere portato a termine un programma ampio di depenalizzazioni di fatti che oggi costituiscono reato e spingono verso il baratro del carcere soggetti sociali deboli o partecipi alle lotte sociali.

4.Amnistia/indulto per i reati minori, depenalizzazione del consumo di sostanze stupefacenti.

5.Implementazione delle misure alternative al carcere e aumento della pianta organica del personale educativo, medico, psicologico e sociosanitario nelle carceri. 

Infine, ed è inutile riportarle, Unione Popolare propone un miglioramento dei contratti di lavoro e maggiori controlli di sicurezza. Ci ricordiamo che muoiono sul lavoro oltre mille persone l’anno, la stragrande maggioranza uomini?

Ecco allora la questione dei padri separati va inserita nel giusto contesto.

Per quanto essa stia monopolizzando la questione maschile, i padri separati sono solo una delle problematiche che riguardano gli uomini.

Inoltre, e su questo blog lo abbiamo sempre detto, la questione maschile è solo una delle questioni politiche. Non a caso su questo blog si parla molto spesso di meridionalismo e socialismo.

Detto questo, mi rendo benissimo conto che Italia Sovrana e Popolare è una scelta più semplice per un qemminista. Non è un caso che io abbia aperto nei giorni scorsi, sul forum qm, un paio di articoli propagandistici pro Italia Sovrana. Mi pare ovvio che sia più facile collegarsi ad essa.

Il mio desiderio è che le forze antagoniste abbiamo un successo che le consenta di sopravvivere e, magari, di portare una voce in parlamento che possa urlare disappunto contro le politiche governative guerrafondaie e classiste.

Infine parliamo di me.

Tempo fa entrai in Risorgimento Socialista per fare, in un luogo socialista e non comunista, dell’entrismo pro QM e meridionalista.

La scelta fu in RS perchè essendo un piccolo partito era scalabile (e poi perchè è socialista).

A novembre del 2020 scrivevo questo post con gli obiettivi:

segnalazioni partitiche : l’obiettivo come qemminista in RS

A dicembre ottenevo il riconoscimento implicito del disagio maschile (primo partito della sinistra italiana e forse primo partito in assoluto in Italia):

E quasi un anno dopo ottenevo la creazione di un webinar con Fabrizio Marchi e un rappresentante dei padri separati:

La questione maschile negata

Rotto un tabù.

(Nel frattempo avevo ottenuto anche un webinar sulle aree interne a spopolamento )

Sono stato fortunato perchè in RS vi erano già dei simpatizzanti di Marchi ma ci è voluto, nonostante questo, tanto tempo (sono iscritto dal 2019), tanto lavoro e una buona dose di eventi fortunati.

Inoltre avevo acquistato un peso nel partito che aveva bisogno di qualcuno che capisse di web e l’ho speso per la QM e il meridionalismo.

Unione Popolare è tutto un altro paio di maniche. E’ un partito molto più strutturato di RS e ha dimostrato una buona padronanza dei mezzi informatici. Quando vi sono entrato ho pensato ai lavoratori e alla politica locale, non alla QM. Non ho un piano da seguire come lo ebbi per Risorgimento Socialista. Vedremo cosa ne accadrà. Qualcosa spero di inventarmi per fare entrismo.

EDIT 24/09: pare, da mie fonti interne ad alto livello di Unione Popolare, che almeno alcuni segretari dei partiti che formano UP non sapessero nulla della proposta. E’ lecito a questo punto sospettare che vi sia qualche manina femminista che dirige o ha comunica con chi gestisce il sito bypassando i segretari che in questo momento sono full con la campagna elettorale. A questo punto è giallo.

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